Pensi a crear di nuovo? Amico, la scuola dei Greci
Aperta è ancora: gli anni non chiudon quella porta

(W. Goethe, Elegie romane, XIII, 1789)

Scuola deriva da scholé, tempo libero da occupare con lo studio. Purtroppo, dopo decenni di illusioni sulla scolarizzazione di massa non si può che prender atto di una verità nota da sempre, cioè che si può essere istruiti e incivili, superstiziosi, malvagi più delle fiere sino all’antisocialità.
Ciò nonostante l’istruzione e la cultura possono aiutare i più sensibili e capaci a dotarsi di uno sguardo critico con cui leggere la realtà e di uno specchio per l’auto-consapevolezza. Nella specie umana, difatti, la lunghissima fase di sviluppo è deputata proprio all’apprendimento per attivare e modulare i circuiti cerebrali, la cui plasticità perdura sino alla fine.

Sono pochi, tuttavia, i maestri, capaci di illuminare il cammino, nutrire la mente, sostenere lo spirito, con un sapere ricco di sapore (medesima è la radice etimologica). Non per nulla nel Medioevo si insegnava a leggere scrivendo le lettere sulle mele, che poi si donavano ai fanciulli.

Occorre esser consci che la maggior parte dei semi cadono sulla pietra o lungo la via, altri son mangiati dagli uccelli, mentre solo una minoranza finisce sul campo fertile. La gratuità del gesto della semina, però, rallegra la vita.

Nella sezione vengono proposti i contenuti di progetti di prevenzione realizzati negli istituti superiori, il testo di conferenze rivolte ad insegnati e genitori, i saggi dedicati alla riflessione sul lavoro educativo.

Mattia Morretta